domenica 3 aprile 2022

Helgoland Senza Titolo di Viaggio




{una Punkastorie e un *Fisicòsofo si ritrovano a}

tuffare lo sguardo nell'abisso

F: questo è la scienza: un'esplorazione di nuovi modi per pensare il mondo

P: La relazione fra umani etero e cisgender è solo una delle maniere di relazionarsi agli altri esseri umani. La molteplicità esiste, anche dove la scienza ancora non la vede o già non la vede più e continua a esistere anche nell'ipotesi in cui non la vedesse mai. Le particelle che chiamiamo elettroni esistevano anche prima che la fisica le intuisse: allo stesso modo noi persone queer e non binarie e trans occupiamo spazio fisico e i nostri movimenti, le nostre evoluzioni, le attrazioni e gli scambi sostanziano la vita atomica e molecolare delle società, probabilmente fin da quando ci sono delle società. Non abbiamo bisogno di alcuna validazione positivistica

F: Il mondo esiste anche se non lo osservo

P: Ciò che ci viene fatto passare per naturale e trascendente, ci dicono i lavori dei pensatori e delle pensatrici queer, è in realtà collocabile nella storia e si modifica nel tempo

F: a non farsi domande non si impara nulla

P: La "vita così com'è" è nient'altro che una semplificazione del reale, una riduzione a una norma stabilita, l'eliminazione del molteplice

F: che cosa caratterizza un'osservazione? Che cos'è un osservatore?

P: Sesso, genere e orientamento sessuale nell'ottica queer funzionano come muri, come confini e argini alla fluidità e alla mobilità dei comportamenti degli esseri umani, istituiscono luoghi del privilegio e riserve indiane e linee che non possono essere valicate se non a caro prezzo. Ma il mondo non è uno scaffale, gli esseri viventi non sono oggetti da mettere in ordine. A questo sistema discriminatorio, spacciato per immutabile, il pensiero queer muove una critica radicale e, nell'atto stesso di decostruirlo, apre spazi di libertà e vivibilità

F: La realtà è una stratificazione lussureggiante

P: Evadere il confine della famiglia tradizionale e naturale significa cercare altri legami, altre comunità: aggregati sociali che, per essere davvero non giudicanti e accoglienti,  hanno bisogno di tempo per conoscersi, cooperare, organizzarsi, discutere e hanno bisogno di spazi per incontrarsi e sperimentare. Spazi e tempi che il neoliberismo sottrae, depreda e eventualmente rivende a caro prezzo una volta pervertiti negli intenti

F: Possibile che qualcosa sia reale rispetto a te ma non rispetto a me?

P: Il fatto stesso che è senso comune pensare che parlare a bambini e bambine della nostra esistenza possa ingenerare confusione, che qualcuno chieda che i programmi scolastici su questi temi debbano essere controllati, che ci siano dei posti in cui non è opportuno che una persona trans si rechi, perché ‹‹crea imbarazzo››, ‹‹non è decorosa››,o che se ci va e prende gli insulti o le botte ‹‹be', un pochi se l'è cercata››, la dice lunga sulla quantità di violenza spiccia e connaturata a questo assetto sociale che ci tocca vivere quotidianamente

F: Il cuore dell'interpretazione ‹‹relazionale›› della teoria dei quanti [...] descrive come qualunque oggetto fisico si manifesti a qualunque altro oggetto fisico. [...] È a queste interazioni che dobbiamo guardare per comprendere la natura, non agli oggetti isolati. [...] Il mondo che osserviamo è un continuo interagire

P: Dobbiamo moltiplicare gli sforzi per costruire reti solidali e mutualistiche nelle quali coltivare affetti, amicizie, relazioni di aiuto reciproco.

{la parte borghese dell'uditorio abbandona la sala; quattro persone applaudono fragorosamente}

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